Sto diventando un po' polemica, me ne rendo conto. Forse è colpa della lunghissima estate che sto passando lavorando ininterrottamente (per la prima volta). Lasciatemi sfogare però.
Dicono che ad agosto le città si svuotino. Io non ci avevo fatto caso perché lasciavo Torino in tempo per andare a casa al mare (beata vita universitaria). Ora sono invece qui e vi dico che una città come Roma proprio non si svuota!
E' vero che ultimamente riesco a sedermi miracolosamente sull'autobus e che sulla metro la soffocante condizione di sardina è mutata in quella di ballonzolante oliva in salamoia (sempre soffocante visto che la linea B è sprovvista di aria condizionata o di qualsiasi altro sistema di riciclo dell'aria che non includa i finestrini aperti in un tunnel sotterraneo).
Quello che rende Roma più vivibile d'agosto è l'assenza di gran parte dei cittadini residenti. Lungi da me parlare male dei romani o di chi vive qui (me compresa), ma è indubbio che una città piena di turisti è più rilassante. Sono un po' chiassosi a volte, ma sono rilassati, bighellonano e non si fanno schiacciare dai ritmi e dallo stress che questa città pretende ma non si potrebbe permettere.
La gente qui vive sopra le proprie possibilità e capacità, si fa corrodere e lascia trasparire rabbia ed esasperazione con grande aggressività. L'omicidio di Vanessa Russo nella metro mi ha sconvolta, ma non sorpresa. Io stessa ho rischiato di essere malmenata perché in un bus strapieno e traballante spintonavo una mia vicina, cercando, a suo dire, di rubarle il posto. Essere una pendolare di città, in città (2h al giorno per raggiungere le proprie mete) spossa parecchio.
Ad agosto, dopo 12 mesi qui, inizio a pensare che forse Roma non mi ridurrà a nevrotica ombra di me stessa, ma che per un po' sarà tutto veramente vivibile e piacevole, anche andare a lavoro.
...che tristezza però...