Sul sito Mother Jones é stata aperta un'indagine dal tema "Can technology save politics?".
Da anni infatti internet é stata investito di speranze di libertá e liberalitá, ed é stato considerato un mezzo per la relaizzazione di una democrazia, se non diretta, almeno piú vicina ai cittadini. Questo magazine apre un forum su questo tema, chiedendosi quanto si é lontani da questo goal e soprattutto se questo tipo di speranze siano state ben investite.
http://www.motherjones.com/toc/2007/07/index.html
Negli ultimi anni il concetto di leadership e di politica non é di certo cambiato. Il web 2.0 é molto impiegato nella campagna elettorale statunitense, ma, soprattutto in Italia, la classe politica continua ad essere una casta. Forse la sfiducia di cui si parla tanto in questi mesi sui nostri quotidiani, potrebbe essere mediata da una comunicazione piú diretta e sincera tramite proprio la rete: fino ad ora si vedono solo siti e blog dove la comunicazione paradossalmente é sostanzialmente rimasta unilaterale.
Speriamo che Internet non cambi solo la comunicazione, ma anche la forma vera e propria di esercizio di democrazia. Del resto Churchill disse un'incontrovertibile veritá: "La democrazia è la peggior forma di governo... escludendo tutte le altre"...forse potremo renderla un po' meno imperfetta o forse saremo nuovamente fagocitati da meccanismi piú grandi di noi. (vedi "nubi nere all'orizzonte" )
Forse sono un po' troppo pessimista, ma é innegabile che benché i mezzi di comunicazione rendano piú partecipi ed informati i cittadini, non siamo molto piú liberi: siamo tutti diventati ancora piú manipolabili (soprattutto coloro che hanno pocho spirito critico).
Da anni infatti internet é stata investito di speranze di libertá e liberalitá, ed é stato considerato un mezzo per la relaizzazione di una democrazia, se non diretta, almeno piú vicina ai cittadini. Questo magazine apre un forum su questo tema, chiedendosi quanto si é lontani da questo goal e soprattutto se questo tipo di speranze siano state ben investite.
http://www.motherjones.com/toc/2007/07/index.html
Negli ultimi anni il concetto di leadership e di politica non é di certo cambiato. Il web 2.0 é molto impiegato nella campagna elettorale statunitense, ma, soprattutto in Italia, la classe politica continua ad essere una casta. Forse la sfiducia di cui si parla tanto in questi mesi sui nostri quotidiani, potrebbe essere mediata da una comunicazione piú diretta e sincera tramite proprio la rete: fino ad ora si vedono solo siti e blog dove la comunicazione paradossalmente é sostanzialmente rimasta unilaterale.
Speriamo che Internet non cambi solo la comunicazione, ma anche la forma vera e propria di esercizio di democrazia. Del resto Churchill disse un'incontrovertibile veritá: "La democrazia è la peggior forma di governo... escludendo tutte le altre"...forse potremo renderla un po' meno imperfetta o forse saremo nuovamente fagocitati da meccanismi piú grandi di noi. (vedi "nubi nere all'orizzonte" )
Forse sono un po' troppo pessimista, ma é innegabile che benché i mezzi di comunicazione rendano piú partecipi ed informati i cittadini, non siamo molto piú liberi: siamo tutti diventati ancora piú manipolabili (soprattutto coloro che hanno pocho spirito critico).