Ci sono tante cose che distinguono la grande città dalle cittadine e dai paesini: sarebbe banale e tedioso fare un elenco. C'è una cosa però che mi ha colpito non solo nel confronto con il mio paese di origine, ma anche con Torino: la cultura degli anziani.
Secondo la mia ridotta esperienza, gli anziani sono persone spesso dalla cultura lacunosa e a volte dalla scolarizzazione incerta. Non voglio cadere in un'opinione generalista, ma ho incontrato più anziani consumati da una vita lavorativa avvilente che vecchietti distinti e coinvolti in una discussione sulla Dissertazione del 1770.
Detto ciò, a Roma invece mi è capitato vedere scene alle quali la mia visione paesana non era abituata: ottantenni in equilibrio precario che dialogavano in inglese con il proprio badante, vecchiette distinte che mi interrogavano sulle mie letture (l'Internazionale per lo più), anziani malinconici che rievocavano i propri viaggi diplomatici all'estero. Peccato che l'idillio spesso si infranga di fronte agli schiamazzi di qualche maleducato di turno...
Ah! La gioventù moderna!
Secondo la mia ridotta esperienza, gli anziani sono persone spesso dalla cultura lacunosa e a volte dalla scolarizzazione incerta. Non voglio cadere in un'opinione generalista, ma ho incontrato più anziani consumati da una vita lavorativa avvilente che vecchietti distinti e coinvolti in una discussione sulla Dissertazione del 1770.
Detto ciò, a Roma invece mi è capitato vedere scene alle quali la mia visione paesana non era abituata: ottantenni in equilibrio precario che dialogavano in inglese con il proprio badante, vecchiette distinte che mi interrogavano sulle mie letture (l'Internazionale per lo più), anziani malinconici che rievocavano i propri viaggi diplomatici all'estero. Peccato che l'idillio spesso si infranga di fronte agli schiamazzi di qualche maleducato di turno...
Ah! La gioventù moderna!