Leggendo lo studio della Business Software Alliance (BSA), in Italia l'utilizzo dei software pirati sarebbe in decremento ma stabilizzandosi su percentuale altissima: il tasso di pirateria è infatti del 49%.
Tuttavia,
L'articolo, che inoltre spiega come l'abbattimento della pirateria porterebbe ad un notevole aumento dell'occupazione nel settore informatico, è molto esaustivo, ma non mette in luce un altro fattore: i software open-source.
Quello che mi sembra di rilevare attorno a me, in maniera del tutto empirica quindi, è l'aumento dell'informazione e della conseguente diffusione di software gratuiti come Linux, OpenOffice, Gimp ecc..., non solo tra gli utenti privati (che sono più incoraggiati dalla rinnovata facilità d'uso di questi prodotti) ma anche in piccole e medie aziende. Credo che in futuro sarà questo "mercato" a dare una spinta in più al settore informatico: prodotti gratuiti e eventuali estensioni a pagamento.
Tuttavia,
Nel mondo il tasso di pirateria registrato da BSA è cresciuto di 3 punti, dal 35 per cento del 2006 al 38 del 2007.L'articolo su puntoinformatico come sia la sensibilizzazione delle piccole imprese e l'aumento dei controlli ad aver aiutato questo decremento, e rileva come però in Italia un fattore spiccatamente culturale spinga gli utenti alla pirateria.
L'articolo, che inoltre spiega come l'abbattimento della pirateria porterebbe ad un notevole aumento dell'occupazione nel settore informatico, è molto esaustivo, ma non mette in luce un altro fattore: i software open-source.
Quello che mi sembra di rilevare attorno a me, in maniera del tutto empirica quindi, è l'aumento dell'informazione e della conseguente diffusione di software gratuiti come Linux, OpenOffice, Gimp ecc..., non solo tra gli utenti privati (che sono più incoraggiati dalla rinnovata facilità d'uso di questi prodotti) ma anche in piccole e medie aziende. Credo che in futuro sarà questo "mercato" a dare una spinta in più al settore informatico: prodotti gratuiti e eventuali estensioni a pagamento.