...la canzone di Benigni si adatta bene alle mie sensazioni.
Invece di provare sdegno per quel che accaduto a Bologna (del resto si è impedita la libera espressione attraverso una manifestazione violenta), ho pensato 'Ben gli sta' e successivamente alle irripetibili parole diLuttazzi su di lui. E' un individuo per il quale non nutro il benchè minimo rispetto e credo che nella sua vita abbia fatto poco per meritarselo.
Ad ogni modo il post di oggi non è dedicato a lui ma ad un'altra notiziuola che mi ha fatto un po' sdegnare. Cito dal web:
Mi sono informata e come pensavo ho scoperto che i partecipanti non sono tutti Laziali, quindi viene legittimamente dato il diritto a dei cittadini italiani di esprimere il loro voto fuori dal loro collegio elettorale, anche se costretti (VOLONTARIAMENTE) ad un'isolamento forzato.
Perché allora non viene dato il diritto di votare anche agli studenti fuori sede che risultano regolarmente iscritti all'Università? Gli sconti elettorali sui treni sono solo una baggianata (60% di sconto sul presso del biglietto e non sul supplemento 'rapido' che si paga per Eurostar e intercity...) e lezioni ed esami proseguono senza nessuna interruzione. Questo problema non mi riguarda più personalmente, ma perché tanti ragazzi devono svenarsi e stremarsi in un viaggio spesso lungo se si potrebbe tranquillamente votare dove legittimamente si ha il domicilio per motivi di studio? Indovinate quanti treni espresso ci sono che raggiungono casa mia?..
Invece di provare sdegno per quel che accaduto a Bologna (del resto si è impedita la libera espressione attraverso una manifestazione violenta), ho pensato 'Ben gli sta' e successivamente alle irripetibili parole diLuttazzi su di lui. E' un individuo per il quale non nutro il benchè minimo rispetto e credo che nella sua vita abbia fatto poco per meritarselo.
Ad ogni modo il post di oggi non è dedicato a lui ma ad un'altra notiziuola che mi ha fatto un po' sdegnare. Cito dal web:
Le elezioni entrano nella Casa. Grande Fratello ha comunicato ai concorrenti la caduta del governo Prodi e che il 13 e il 14 aprile, periodo in cui alcuni di loro saranno ancora “reclusi” nella Casa diCinecittà , si terranno le elezioni politiche.[...]Come accaduto nell’aprile del 2006, in occasione delle scorse elezioni politiche, i concorrenti potranno uscire dalla Casa diCinecittà per raggiungere il proprio seggio elettorale, rigorosamente scortati, in modo da non avere alcun tipo di contatto con altre persone.
Mi sono informata e come pensavo ho scoperto che i partecipanti non sono tutti Laziali, quindi viene legittimamente dato il diritto a dei cittadini italiani di esprimere il loro voto fuori dal loro collegio elettorale, anche se costretti (VOLONTARIAMENTE) ad un'isolamento forzato.
Perché allora non viene dato il diritto di votare anche agli studenti fuori sede che risultano regolarmente iscritti all'Università? Gli sconti elettorali sui treni sono solo una baggianata (60% di sconto sul presso del biglietto e non sul supplemento 'rapido' che si paga per Eurostar e intercity...) e lezioni ed esami proseguono senza nessuna interruzione. Questo problema non mi riguarda più personalmente, ma perché tanti ragazzi devono svenarsi e stremarsi in un viaggio spesso lungo se si potrebbe tranquillamente votare dove legittimamente si ha il domicilio per motivi di studio? Indovinate quanti treni espresso ci sono che raggiungono casa mia?..