Ho sempre apprezzato il duo comico Lillo&Greg, soprattutto in alcuni show televisivi come MMMHH! o Telenauta69. Il loro stile è a volte simile a quello dei monthy phyton e perciò a volte mi spiazza e mi provoca più sconcerto che riso.
Qualche settimana fa sono andata a vedere la replica del loro spettacolo teatrale "La baita degli spettri", spinta soprattutto dal mio ragazzo 'vero fan' della coppia. Devo dire che era davvero tanto che non mi divertivo così a teatro: risate libere, senza amare riflessioni sulla nostra misera sorte di italiani.
L'idea veramente geniale dello spettacolo è stata quella di presentarlo come la visione di un DVD, con possibilità di cambio lingua, interviste, backstage, scene tagliate.
Stamattina mi sono tornate alla mente delle battute dello spettacolo mentre assistevo spazientita alle liti tra automobilisti irascibili nel traffico. Il sottotitolo era infatti "commedia in due atti e cinque cadute di tono", dove i 5 improvvisi 'stacchi' volgari provocano scroscianti risate poiché assolutamente avulsi dal contesto.
Le parolacce ci scandalizzano e provocano spesso in noi un certo imbarazzo, ma quando sono incongrue o scherzose ci provocano riso. Nell'Internazionale del 8/14 febbraio 2008 Steven Pinker spiegava questo meccanismo 'elogiando' l'uso della parolaccia in alcuni contesti. Nell'articolo lo studioso afferma che:
Quando sono usate con acume, possono essere esilaranti, incisive e straordinariamente efficaci.
La prossima volta che qualcuno mi insulterà nel traffico, penserò a Lillo&Greg e mi farò una grassa risata!