Roma, 23 ott. (Apcom) - La società 'Made in Italy s.p.a aveva un ruolo di primo piano nel progetto di riciclaggio di circa 600 milioni di euro. Lo riferisce il maggiore della Guardia di Finanza, Vincenzo Andreone. Al momento dell'arresto, il titolare della 'Made in Italy s.p.a e della 'Made in Italy Inc.', avvenuto la scorsa notte nell'operazione della Dia e della Gdf, Mariano Turrisi è stato trovato in possesso di un bond (falso) per un valore di 1 mld di dollari.
"Il titolo - spiega Andreoni - doveva essere utilizzato dal Turrisi per ottenere linee di credito".
Nelle conversazioni telefoniche intercettate dagli inquirenti Turrisi si rivolge al boss italo-canadese Vito Rizzuto, con modi ossequiosi e, in una, in particolare lo saluta dicendo 'baciamo le mani' (in inglese). (link)
Forse qualcuno si chiederà perché mi interessa proprio questa notizia, certo non edificante ma purtroppo non sensazionale: la mafia è la più grande azienda italiana, no?
Beh...indovinate chi ha perso il suo bel lavoro?
Ho lavorato duramente per due mesi dando il sangue per un progetto molto bello e appassionante per poi scoprire che era tutto una mera copertura per il riciclaggio di denaro. Mi sento a terra non solo per lo shock di perdere un lavoro da un giorno all'altro (e per un motivo che continua a sembrarmi surreale) ma perché mi sento truffata e presa in giro. Per la prima volta lavoravo non solo per lo stipendio, ma anche per portare avanti l'obiettivo della società: un'ideale che mi stava a cuore. Made in italy avrebbe dovuto tutelare le piccole aziende italiane nell'esportazione della loro qualità all'estero. Io ci credevo ed ero solo un altro burattino. Io e i miei colleghi, con i quali si era stretto in poco tempo un legame di vera amicizia, siamo stati truffati proprio perché collaboravamo per qualcosa che credevamo anche edificante...e invece...
E' proprio vero che non abbiamo altre speranze che affidarci a Quelo e al detto 'aiutati che Quelo ti aiuta'!
Nel mio cassetto sono rimasti solo calzini questa volta.